UN PALCO ALL'OPERA 2017

 

artistiFinalmente ho avuto la possibilità di assistere a uno spettacolo nell’ambito della riuscita ed amatissima dal pubblico serie „Un palco all’opera“,

da anni organizzata dall’Avis comunale di Uster. E avendo goduto di uno spettacolo di grande livello esecutivo e di grande piacevolezza intrattenitiva sono dispiaciuta per tutti quelli che negli anni ho perso. Per me era quasi tutto nuovo: la piacevole cornice dalla sala del Wagerenhof, la sua ottima acustica, l’eccellente ensemble „Le Muse“ di rosso vestite, dirette dal maestro Andrea Albertini e i due ottimi solisti Carlo Nicolini ed Elena D’Angelo.

Non nuove invece, ma sempre graditissime, sono la calorosa accoglienza e la perfetta organizzazione dell’Avis comunale di Uster.

Il programma preparato dal maestro Albertini era bello e ricco e molto ben strutturato: la prima parte seguiva un fil rouge che tracciava la storia della canzone con alcune canzoni italiane di grande successo internazionale e qualche canzone straniera.

Partendo dalla splendida O sordato innamurato che ha più di cento anni, ma non li dimostra, proseguendo con Chitarra romana, Non ti scordar di me e Parlami d’amore, Mariù si arrivava agli anni della II guerra mondiale, ricordati musicalmente da La vita è bella e da La Vie en rose . Il dopoguerra è stato rappresentato da Malafemmena del grande Totò, Tico Tico, magistralmente interpretato dalle „Muse“, L’amore è una cosa meravigliosa e Volare.

Tutti i brani musicali sono stati introdotti con sapienza e spirito dal maestro Albertini, che in un italiano di particolare eleganza (che bella lingua è la nostra !) ha inquadrato storicamente le musiche e ha raccontato interessati aneddoti sui compositori dei brani. Un’onda di sdegno nelle signore presenti (e di risatine nei signori) ha suscitato la storia della composizione di Malafemmina da parte di Totò, che dopo aver tradito per anni la moglie, seccato per l’abbandono di lei (provocato da un ennesimo tradimento) fuggita con un suo amico avvocato, le dedicò questa canzone a perenne disdoro !

La seconda parte del programma prevedeva musiche da film e ancora tre celebri canzoni ed è iniziata con l’esecuzione perfetta di un medly della colonna sonora creata da Ennio Morricone per il film Mission: impressionante la bravura della giovane „Musa“ che suonava l’oboe. Poi un medley da musiche dei Rondò Veneziano e ancora My way scritto da Paul Anka e portato al successo da Frank Sinatra, New York New York dal celebre musical diretto da Martin Scorzese e interpretato da Liza Minnelli e, infine, Con te partirò, che molti ricorderanno nell’interpretazione di Andrea Boccelli al Festival di Sanremo del 1995.

Con questo brano si è chiusa la carrellata storica sulla musica italiana e non: ma non il concerto. Per salutare tutti gli italiani presenti i due solisti hanno regalato un’ottima interpretazione di Mamma, di Cesare Andrea Bixio, portata al successo da Beniamino Gigli e, poi, da Claudio Villa.

Eccellenti i due solisti: Elena D’Angelo e Carlo Nicolini. La giovane e bella cantante unisce notevoli doti musicali a doti sceniche e certamente anche la sua avvenenza giova a rendere piacevole la sua performance. Di grande effetto anche i bellissimi abiti sfoggiati durante il concerto da Elena D’Angelo.

Il carismatico tenore Nicolini è molto bravo e riesce a combinare un’enorme potenza vocale e grandi doti liriche a un’ottima capacità interpretativa di canzoni, cosa che non sempre riesce ai cantanti lirici.

Insomma una piacevolissima serata di italianità di grande livello: la scelta dei brani, la loro esecuzione e l’introduzione storica, una perfetta coreografia, tutto ha contribuito a fare di questa serata un successo.

Ha dato un tocco speciale il rosso degli abiti delle „Muse“, rosso sangue, in perfetta sintonia con la missione di Avis, organizzatrice dell’evento.

Ilaria Giacosa

 

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